STEFANO PICCININI:"PAREGGIO TUTTOSOMMATO GIUSTO, MA CON QUALCHE RAMMARICO."

20 Novembre 2022

Titolare della zona destra della difesa, anche a Vercelli, per Stefano Piccinini un duro lavoro, dovendo arginare due ossi duri come Mustacchio nel primo tempo e Gatto nel secondo. Alla fine ancora una prova più che positiva del giovane difensore di scuola Sassuolo.
“Sono stati due clienti abbastanza scomodi – ha commentato a fine gara - anche perché sono più grandi di me, hanno molta più esperienza. Però sono due giocatori abbastanza simili, che anche in campo si muovono nello stesso modo. Noi ci siamo organizzati ad affrontare il loro schema tattico e mi sono trovato benissimo e a mio agio: non ho avuto grandi problemi.”

Sulla gara?
“È stata una bella partita, soprattutto nel primo tempo, dove abbiamo avuto tante occasioni. Poi nel secondo ci siamo abbassati un attimo e loro sono cresciuti. Però è un punto importante e, soprattutto, continuano questi nostri risultati consecutivi che sono sempre fondamentali per costruire un bel percorso.”

Peccato non aver concretizzato tutte le opportunità avute.
“Loro sono stati bravi a difendersi. A fine primo tempo ci siamo detti che bisognava continuare a crescere. Non ci siamo riusciti completamente nel secondo tempo anche se abbiamo avuto qualche occasione, ma diciamo che alla fine siamo abbastanza soddisfatti.”

Dopo i primo tempo tutto a vostro favore, nel secondo la gara si è più equilibrata, anche se c’e’ quella clamorosa occasione sprecata da Abiuso.
“Sì ma alla fine si puo’ dire che è un pareggio abbastanza giusto, anche se, ripeto, nel primo tempo abbiamo avuto tante, tante occasioni. Il fuorigioco fischiato dubbio, che ancora non ho rivisto, il rigore, un altro rigore non fischiato più netto di quello concesso, una occasione di Bariti dove ha trovato il palo quando il loro portiere è stato un po indeciso nell'uscita. Sono tante occasioni, come quella di Abiuso nel secondo tempo: diventano tante che alla fine dei 90 minuti poi si vanno a sommare e portano un pò di rancore e dispiacere.”

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